Nuova Riveduta:

Atti 15:21

Perché Mosè fin dalle antiche generazioni ha in ogni città chi lo predica nelle sinagoghe dove viene letto ogni sabato».

C.E.I.:

Atti 15:21

Mosè infatti, fin dai tempi antichi, ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe».

Nuova Diodati:

Atti 15:21

Poiché Mosè già dai tempi antichi ha delle persone che lo predicano per ogni città, essendo letto ogni sabato nelle sinagoghe».

Riveduta 2020:

Atti 15:21

Poiché Mosè, fin dalle antiche generazioni, ha chi lo predica in ogni città, essendo letto nelle sinagoghe ogni sabato”.

La Parola è Vita:

Atti 15:21

Perché, fin da tempo immemorabile, tutti i sabati si predica nelle sinagoghe di ogni città di non fare queste cose».

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 15:21

Poiché Mosè fin dalle antiche generazioni ha chi lo predica in ogni città, essendo letto nelle sinagoghe ogni sabato.

Ricciotti:

Atti 15:21

Poichè Mosè da tempo immemorabile ha chi lo predica in ciascuna città, nelle sinagoghe ove si legge ogni sabato».

Tintori:

Atti 15:21

avendo Mosè, fin dai tempi antichi, chi lo predica nelle sinagoghe ove si legge ogni sabato.

Martini:

Atti 15:21

Imperocché Mosè fino dagli antichi tempi ha in ciascuna città chi lo predica nelle Sinagoghe, dove vien letto ogni Sabbato.

Diodati:

Atti 15:21

Perciocchè, quant'è a Mosè, già dalle età antiche egli ha persone che lo predicano per ogni città, essendo ogni sabato letto nelle sinagoghe.

Commentario abbreviato:

Atti 15:21

7 Versetti 7-21

Dalle parole "purificando i loro cuori per mezzo della fede" e dal discorso di San Pietro, vediamo che la giustificazione per fede e la santificazione per mezzo dello Spirito Santo non possono essere separate e che entrambe sono un dono di Dio. Abbiamo un grande motivo per benedire Dio per aver ascoltato il Vangelo. Possiamo avere quella fede che il grande Cercatore di cuori approva e attesta con il sigillo dello Spirito Santo. Allora i nostri cuori e le nostre coscienze saranno purificati dalla colpa del peccato e saremo liberati dai fardelli che alcuni cercano di imporre ai discepoli di Cristo. Paolo e Barnaba dimostrarono con fatti evidenti che Dio aveva autorizzato la predicazione del Vangelo puro ai Gentili senza la legge di Mosè; quindi imporre loro quella legge significava annullare ciò che Dio aveva fatto. L'opinione di Giacomo era che i gentili convertiti non dovessero preoccuparsi dei riti ebraici, ma che dovessero astenersi dalle carni offerte agli idoli, in modo da dimostrare il loro odio per l'idolatria. Inoltre, si consigliava di metterli in guardia dalla fornicazione, che non era aborrita dai Gentili come avrebbe dovuto, e anzi faceva parte di alcuni dei loro riti. Si consigliava loro di astenersi dalle cose strangolate e dal mangiare sangue; questo era proibito dalla legge di Mosè e anche qui, per rispetto al sangue dei sacrifici, che essendo allora ancora offerto, avrebbe inutilmente addolorato i Giudei convertiti e pregiudicato ulteriormente i Giudei non convertiti. Ma poiché il motivo è cessato da tempo, siamo lasciati liberi in questa, come in altre questioni. I convertiti siano avvertiti di evitare ogni apparenza dei mali che hanno praticato in passato, o che potrebbero essere tentati di praticare; e siano avvertiti di usare la libertà cristiana con moderazione e prudenza.

Riferimenti incrociati:

Atti 15:21

At 13:15,27; Ne 8:1-12; Lu 4:16

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